martedì 25 dicembre 2012

Natale! Pranzo e altre sfide...

Basta: anche quest'anno è fatta.

Ieri, dopo tutta la giornata in cucina, in cui sai che avrai pochissimo tempo per una doccia e zero per altre cose (smalto e simili...), arriva la frustrazione e tutto ciò che l'allegria natalizia porta con sé (eh si dai, diciamolo, il Natale è davvero stressante e a tratti proprio insopportabile!). Non solo ti chiedi perché hai accettato di cucinare per il grande pranzo in famiglia, ma ti chiedi proprio perché non ti sei prenotato una vacanza a Sharm già dall'anno scorso!!

Ma ora che è passato, in fondo, le soddisfazioni arrivano e passano tutte le brutte idee che ci frullavano in testa prima (anche perché ora, con la pancia stra piena, sarebbe difficile avere qualsiasi tipo di reazione!).
Si è mangiato meglio che al ristorante, ci si è divertiti con discorsi allegri e spensierati aiutati da un paio di bicchieri di vino; per poi buttarsi sul divano, con ancora il tacco 12, e guardare A Christmas Carol con cuginetto e gatto (tutti e tre dormienti a tratti).


Bignè salati - mousse di tonno o crema di carciofi

Cannoncini mortadella, asiago e peperoncino dolce

Chocolate ganache velvet cake

Chocolate ganache velvet cake

Chocolate ganache velvet cake

Chiocciole zafferano e curry con guanciale e radicchio rosso

Tartellette con crema di funghi


Sicuramente adesso ci vuole una tisana... Copertina e un bel libro :)


domenica 23 dicembre 2012

Cestini di pasta bicolore con fonduta ai funghi

Ricetta velocissima, sia da fare che da postare; perché non avevo tempo di fare la pasta a mano, quindi l'ho comprata, e ora non ho tempo di stare a pc perché siamo in pieno regali-parenti-cucina!

Ingredienti:
sfoglie all'uovo bianche e verdi
una confezione di panna vegetale (o vaccina se preferite)
100gr circa di funghi misti surgelati
3 cucchiai di pecorino grattugiato
1 tuorlo
olio evo
sale e pepe





Preparazione:
sbollentate per pochi secondi le sfoglie. Per ogni cestino usate mezza sfoglia bianca e mezza sfoglia verde.
Intanto saltate in padella con un cucchiaio di olio i funghi misti surgelati. A parte scaldate la panna con il formaggio, mescolate e, a fuoco spento, aggiungete il tuorlo sempre mescolando.
Unite la fonduta ai funghi, salate e pepate.
Rivestite ogni pirottino (di alluminio usa e getta o della teglia fissa) con mezza sfoglia bianca, riempite con una cucchiaiata di fonduta ai funghi, chiudete con la mezza sfoglia verde.
Al momento di servire, fate cuocere i cestini in forno caldo a 180° per 10 o 15 minuti, avendo spolverizzato con il pecorino grattugiato e con qualche fiocchetto di burro.

Tutta la scena sta nel fatto che, per delle cene informali, è piacevole presentare delle portate monoporzione, come a voler riproporre un buffet, ma stando seduti a tavola. In questo modo si preparano le porzioni precise, non si mangia troppo e non si spreca ''una fetta di quello'', ''una forchettata di quell'altro''.
Certo, deve rimanere la forma del cestino e, togliendolo dal forno per trasferirlo nel piatto, c'è da scottarsi un po'... però ne vale la pena :)

venerdì 21 dicembre 2012

Cesti di Natale homemade

Ormai siamo agli sgoccioli e qui il tempo non basta mai! Neve, nebbia, ghiaccio, mille preparativi!
Sono sempre un po' agitata quando devo organizzare cene, aperitivi e tea time pre-natalizi, oltre al pranzo ufficiale!

Però, come avevo anticipato, quest'anno la maggior parte dei regali sono Homemade&Handmade, per un regalo più autentico, genuino e di valore.

In questo cesto ho messo:
-Burro di arachidi
-Zucchero di canna aromatizzato all'anice stellato
-Panure (ricetta personalissima)
-Sale integrale con limone, rosmarino e peperoncino dolce
-Miele con noci e nocciole bio
-Pasta calabrese 'foglie d'ulivo' cinque colori (acquistata in loco)
-Schiacciata di castagnaccio




Si ringrazia in particolar modo Martina, che, con la sua Trattoria, è sempre una gran fonte di ispirazione :)


Ingredienti per barattoli Bormioli da 250ml.

Per il Burro d'arachidi:
250gr di arachidi con guscio (non salate), 2 cucchiai di zucchero di canna, una noce di burro, mezzo cucchiaino di cacao amaro, un cucchiaio di olio di semi (meglio di arachidi).
Frullate tutto nel mixer! Aggiustate man mano di olio, andando ad occhio.
Si conserva benissimo in frigorifero.

Per il Sale integrale:
250gr di sale integrale, un rametto di rosmarino, la scorza di un limone (o mezzo, se è grande) biologico, un cucchiaino di peperoncino dolce macinato fresco.
Frullate tutti gli ingredienti, poi aggiungete anche il sale e frullate ancora un paio di volte. Stendete sulla placca da forno e lasciate asciugare un'ora e 100°.

Per il Miele:
250gr di miele, quello che preferite, noci e nocciole bio a riempire il vasetto.
Sgusciate la frutta e mettetela nel vasetto, fino a riempirlo. Quindi versate il miele, poco per volta, lasciandolo colare fino al fondo del barattolo.

Per il Pangrattato/Panure:
230gr di pangrattato di buona qualità (quindi meglio se lo fate voi in casa), erbe e spezie miste, a piacere.
Frullate tutto assieme. All'utilizzo si può aggiungere un filo d'olio per creare una panure.
Io ho usato: origano, peperoncino dolce, curry, sale affumicato, pepe, salvia...

Per lo Zucchero di canna:
250gr di zucchero di canna, anice stellato.
Mettete gli ingredienti in un barattolo almeno una settimana prima, così che si aromatizzi.

Per la Schiacciata di Castagnaccio:
200gr farina di castagne, 1 cucchiaio raso di cacao amaro, 100ml di latte, acqua (circa mezzo bicchiere, ma dipende), un pizzico di sale, 2 cucchiai di zucchero di canna, uvetta, pinoli, whisky, rosmarino.
Setacciate la farina di castagne ed il cacao. Aggiungete, mescolando con la frusta, il latte e l'acqua, regolandone la quantità fino ad ottenere una pastella nè troppo densa nè troppo fluida. Aggiungete l'uvetta ammollata nel whisky, i pinoli tostati in padella (senza aggiungere grassi). Mettete in una teglia con carta forno, guarnite con qualche pinolo ancora e gli aghi di rosmarino.
Cuocete in forno caldo a 180° per circa 40 minuti (ma anche qui dipende dalla teglia che decidete di usare: io ho fatto così, usando una teglia da crostata tonda, se invece usate una teglia più piccola rimarrà più alto e dovrà cuocere 15 minuti in più; comunque non fatelo più alto di 2 cm).


Coprite le capsule dei barattoli con della velina, dei nastri colorati o qualsiasi altro materiale abbiate in casa che vi piaccia. Legate con dello spago, naturale o sintetico, unendo dei cartoncini che indichino il nome del prodotto e, sul retro, gli ingredienti (così da evitare problemi di allergie e intolleranze).
Mettete tutto in un bel cesto, con della paglietta di legno e qualche fiore essiccato, oppure con dei cioccolatini.
Coprite tutto con la carta trasparente.
Io per il castagnaccio ho usato una scatola di cartone natalizia, rivestita con carta forno; ho tagliato la schiacciata a cubotti e ho inserito ogni pezzo in un pirottino di carta colorato.


MERRY HOMEMADE CHRISTMAS!



giovedì 13 dicembre 2012

Un post non post: Gente del Fud!

Finalmente è arrivato il pacco che finora avevo solo immaginato! Ricevere un regalo, un omaggio, una sorpresa... è davvero bello! Dimostra che in qualche campo, in qualche rapporto, un po' di fiducia nel prossimo c'è ancora e, anche se si rischia sempre, si fanno le cose con passione, sperando di essere ricambiati.
Per cui, oggi che sono di fretta e ho un treno che mi aspetta (ma no, non aspetta per niente!), metto un paio di foto del pacco che mi è arrivato ieri pomeriggio.
Un grazie sincero a GENTE DEL FUD, per il progetto ambizioso ma prezioso.





domenica 9 dicembre 2012

DIY (Do-It-Yourself): Calendario dell'avvento

Sto cercando di acquistare meno cose fatte e finite, ma più ''ingredienti'', per risparmiare, regalare e addobbare la casa con oggetti sicuramente più originali e più apprezzati, proprio perché fatti in prima persona.
Tante ragazze, ormai, si sono inventate ognuna il suo lavoretto handmade: collane, orecchini e bigiotteria di ogni forma e colore, uno più originale dell'altro! Segnalibri, segnaposto, abboddi e decorazioni, non solo per Natale! Oggettistica più o meno di valore, ma sicuramente unica, non fatta con lo stampino e comprata in un negozio franchising che si trova ovunque, in ogni città.
Ci sono veramente delle cose stupende a questi mercatini, ma li potete trovare nelle pagine FB, che ormai è il modo migliore per farsi conoscere, e le spedizioni vengono effettuate in tutta Italia!

Lo slogan per questo Natale è sicuramente: ''homemade&handmade, così c'è più gusto''.

Allora l'altro giorno ho preso qualche libro, sui fiori: la loro presenza nella storia ed il significato nel linguaggio specifico; poi ho cercato un po' online qualche racconto, leggenda, tradizione e piatto tipico, che riguardi il Natale, in altri paesi, più o meno lontani da noi. E ho unito le cose.





Un paio di cartoncini neri, un pezzo di spago (meglio sintetico), un cartoncino rosso, un foglio bianco A4, un Trattopen nero, un Uniposca argento, qualche pastello colorato, nastro da pacco rosso.

Prendete le misure sui cartoncini neri, uniti tra loro sul lato lungo, con lo scotch. Io ho fatto iniziare il mio calendario dal giorno 8, quindi ho creato cinque righe, in cui mettere, dal basso: 5 giorni, 4 giorni, 3 giorni, 3 giorni e 2 giorni. Così il 25 resta fuori, si fa a parte.
Quindi ritagliate dei quadratini di cartoncino rosso, uno per giorno, di circa 4 o 5 cm. Incollateli al loro posto.
Ritagliate anche le finestrelle di A4, rettangolari, da incollare in verticale, solo sul lato sinistro, così da poterle aprire proprio come finestre.
Prima di incollare i rettangoli bianchi, scrivete ciò che volete, ciò che trovate interessante: io, come ho detto, ho usato i temi ''significato dei fiori'' e ''tradizioni natalizie nel mondo''.
Quindi scrivete sui foglietti bianchi il numero del giorno corrispondente e fate qualche disegnino.
Riempite il cartoncino nero di puntini argentati, come se fossero delle stelle.
In ultimo, ritagliate una stella con il cartoncino rosso, incollatevi al centro una cerchio con il cartoncino nero e scrivete il numero 25 in argento; poi attaccatelo sulla cima del calendario con uno stecchino da spiedo.

Se avete trovato qualcosa di interessante, potete stamparlo su foglio intero, arrotolarlo come una pergamena, legarlo con il nastro rosso da regalo e incollarlo sul calendario: io ho creato 9 pergamene, così che se ne legga una ogni due giorni.

In ogni caso usate la fantasia!

Forate i due angoli superiori, legateci lo spago e appendete il calendario dove riuscite, ma in un posto che sia centrale, in casa, così che sia vissuto da tutti.

venerdì 7 dicembre 2012

Double chocolate ginger cupcakes




Neve, neve, neve.

Se proprio si deve stare bloccati in casa, un modo per risollevarci il morale bisogna pur trovarlo!









Ingredienti (per circa 15 pezzi):
200gr di farina
50gr di fecola
1/2 bustina di lievito
3 cucchiai di cacao amaro
150gr di zucchero di canna
100gr di gocce di cioccolato
250ml di latte intero
60gr di burro
1 uovo medio
un pezzo di radice di zenzero
sale

due cucchiai di gocce di cioccolato
mezzo cucchiaio di zucchero a velo
un cucchiaino di latte
una manciata di granella di pistacchio spessa






Procedimento:
in una ciotola, setacciate la farina, la fecola, il cacao e il lievito.
A parte, fate sciogliere nel latte 2/3 di gocce di cioccolato, con il burro e lo zucchero.
Unite i due composti, amalgamando bene. Quindi mettete anche l'uovo sbattuto, le gocce di cioccolato avanzate, un pizzico di sale e grattugiate un paio di centimetri di radice di zenzero, sbucciata.
La parte filamentosa rimarrà nella grattugia, così metterete solo il succo e la polpa.
Riempite poco più di metà i pirottini di carta inseriti nella teglia o nei pirottini usa e getta, infornate a forno preriscaldato a 180° per 20'. Lasciateli riposare nel forno spento per un paio di minuti, poi sfornateli: così rimarranno morbidi.
Quando saranno freddi, fate sciogliere il cioccolato, con il latte e lo zucchero, molto lentamente a bagnomaria. Lasciate intiepidire e decorate i cupcakes con un cucchiaino (in questo caso la precisione della sac-à-poche non è adatta); finite con la granella di pistacchio.


Partecipo al contest:

giovedì 29 novembre 2012

Muffins rustici di kamut, con pomodori secchi e Zahtar

Non credevo. E invece sono venuti davvero ottimi. Infatti pensavo di utilizzarli per il cestino del pane del pranzo di Natale, magari con qualche panino al latte con le olive, con le noci, qualche grissino...
Già sto elaborando il menu, almeno mentalmente!

















Ma d'altronde, come si può evitare di pensarci, dato che negozi e vie sono addobbati e infiocchettati già da due settimane, se non di più?!

Per questa ricetta ho utilizzato lo Zahtar, un spezia medio-orientale, ma che in realtà possiamo fare tranquillamente in casa; la mia contiene: origano, timo, sesamo bianco, sale, sommacco.
L'abbinamento con un pane condito, un grissino ricco, un muffin, un pan brioche ecc. è davvero ottimo, però è una miscela eccezionale anche per la conservazione sottolio dei pomodori secchi!






Ingredienti:
200gr di farina di kamut
50gr di farina ''0''
1 uovo
100ml di latte intero o panna vegetale
un cucchiaino di sale
mezzo cubetto di lievito (ca 12/13gr)
mezzo cucchiaino di zucchero
un cucchiaio e mezzo di Zahtar
4/5 pomodori secchi sottolio leggermente sgocciolati
una foglia grande di radicchio rosso





Preparazione:
sbattete l'uovo, aggiungete il latte o la panna vegetale appena tiepido/a, in cui avrete fatto sciogliere dolcemente il lievito con lo zucchero.
Aggiungete a pioggia le farine; quindi il sale, lo Zahtar, i pomodori secchi, il radicchio spezzettato con le mani.
Amalgamate bene l'impasto, poi lavoratelo energicamente per 5 minuti, sbattendolo sul piano di lavoro.
Infarinate la ciotola, mettete l'impasto ed infarinate leggermente anche la superficie. Coprite con un canovaccio umido o la pellicola e fate lievitare in forno spento (con la luce accesa) per 2 ore.
Estraete l'impasto, dividetelo nei pirottini rivestiti di carta forno e cuocete a 180° per 20 minuti.



Per trovare spezie, miscele, sali, caffè, thè ecc. di qualità e da tutto il mondo, visitate questo sito Orodorienthe
Hanno creato anche un contest per farsi conoscere, cosa decisamente apprezzabile in questo campo e di questi tempi.
Secondo me vale la pena farci un giro, io ne sono rimasta soddisfatta.

lunedì 26 novembre 2012

Crostatine con composta di prugne salata allo zenzero, scaglie di cioccolato extra e mandorle

Momenti di vero autunno, quando già le vetrine dei negozi si riempiono di addobbi.

Ingredienti:
150gr di farina ''00''
50gr di burro
50gr di zucchero di canna
1 uovo medio
la scorza di mezzo limone

50gr di cioccolato extra fondente
70gr di mandorle spellate
100gr di composta di prugne bio ('Una Delizia Albese' - M. Prunotto)
un pezzetto di radice di zenzero fresco
sale



Preparazione:
preparate le frolla, impastando gli ingredienti velocemente (prima farina e burro, creando un composto sbricioloso, poi il resto); quindi formate una palla e lasciate riposare in frigo con la pellicola alimentare.
Stendete la pasta a circa mezzo centimetro e usatela per rivestire delle forme da crostatina, leggermente imburrate e infarinate.
Cuocete in forno già caldo per circa 15 minuti a 180°, ricordando di utilizzare i fagioli secchi per la cottura in bianco, oppure coprendo le crostatine con l'alluminio (in tal caso fate un forellino al centro, servirà da sfiatatoio).
Fate raffreddare e, intanto, scaldate leggermente la composta di prugne con un pizzico di sale, poche gocce di limone e la radice di zenzero sbucciata e tagliata a fette piuttosto sottili.
In alternativa, se avete gli alberi da frutto come me, potete farla in casa la composta, mettendo semplicemente le prugne a cuocere con pochissima acqua e zuccherandole a piacere.
Fate anche tostare le mandorle in padella, senza aggiungere grassi, finché non saranno brunite e profumatissime.



Componete le crostatine, mettendo qualche scaglia di cioccolato extra fondente sul fondo, aggiungendo la composta tiepida, lasciata qualche ora in infusione con lo zenzero, e finendo con una granella spessa di mandorle tostate.

Accompagnate la crostatine con una tazza di tè nero fumante ed un bel libro.


Partecipo ai seguenti contest:













venerdì 23 novembre 2012

Frutta d'autunno, cachi e pere con nocciole

Scoprire le stagioni, non solo negli armadi, nelle vetrine dei negozi, con i primi raffreddori... scoprire le stagioni e cercare di prenderne il meglio, tutto ciò che c'è di positivo. E non lasciarne nemmeno un cucchiaio.




Ingredienti:
1kg di cachi maturi ma sodi
500gr di pere da cuocere (Martin sec, Martinone ecc.)
1 limone non trattato
3 cucchiai di zucchero di canna
3 chiodi di garofano
un pizzico di anice o qualche seme di finocchio
nocciole non tostate per servire
un cucchiaio di whisky a testa

Preparazione:
sbucciate e private dei semi i cachi, fateli cuocere con il succo di mezzo limone e due cucchiai di zucchero per dieci minuti.
In una pentola a parte, fate cuocere le pere, pulite e tagliate a pezzettoni, con la scorza del limone, lo zucchero rimasto, l'anice e i chiodi di garofano. Fate sobbollire dolcemente per almeno un'ora, a seconda della grandezza delle vostre pere.
Unite le due preparazioni, frullando il tutto, ma tenendo da parte qualche pezzetto di pera.
Servite in ciotole o tazze con il piattino, così da poterci mettere le nocciole, che ogni commensale romperà nell'attesa che la macedonia d'autunno si raffreddi un po'.
Sulla superficie delle purea di frutta, mettete un pezzetto di pera, un cucchiaio di whisky e un paio di nocciole.


Un perfetto picnic autunnale, decisamente tonificante.





Con questa ricetta partecipo al contest:


giovedì 22 novembre 2012

Zuppa gratinata di fagioli, porro e castagne

Metti una serata a tema francese, ancora sul mio ormai famoso terrazzo, ma con la giacca di pile.
Niente di più indicato di una zuppa calda, corposa, rigenerante, che ti permetta di godere della serata senza patirne il freddo.











Con il tocco francese della gratinatura in forno con il gruyère.

Ingredienti per 2 persone:
140gr di fagioli dall'occhio
100gr di castagne secche
1 porro
1 spicchio d'aglio
mezzo peperoncino senza i semi
olio evo
3 o 4 foglie di salvia
50gr groviera
acqua o brodo vegetale
sale e pepe




Preparazione:
trascorsa la notte di ammollo dei fagioli (oppure seguendo le indicazioni riportate sulla confezione), sciacquateli sotto l'acqua corrente assieme alle castagne.
Intanto preparate un soffritto con olio, aglio schiacciato, peperoncino, un paio di foglie di salvia e il porro, privato della pelle più esterna, tagliato a rondelle sottili.
Aggiungete poi i legumi, saltateli per pochi secondi, quindi coprite con il brodo vegetale o, se non lo avete, con l'acqua.
Controllate che la bollitura sia delicata, magari utilizzando il fuoco più piccolo e la griglia spargifiamma, così che cuocia per almeno 3 ore senza asciugarsi.
Quindi togliete il coperchio e portate avanti la cottura facendo addensare a piacere, schiacciando qualche castagna con il cucchiaio di legno.
Salate e pepate solo a fine cottura.
Lasciate riposare la zuppa un paio d'ore, poi, al momento del servizio, utilizzate delle cocotte che possano andare in forno.
Coprite ogni piatto con una generosa dose di groviera grattugiato (utilizzando la grattugia sul lato dei fori grandi), mettete in forno, nella parte più alta, alla massima temperatura con la funzione 'grill'.
Servite usando dei sottopiatti, così che nessuno si scotti, guarnendo con le foglie di salvia.


E' quasi impossibile darvi un tempo, dovete conoscere il vostro forno. Io ne ho sperimentati due: il primo, più nuovo, ha impiegato quasi 10 minuti; il secondo, più vecchio, salta a piè pari la fase 'gratinata' e passa alla fase 'carbonizzata' :)
Quindi, utilizzando il forno in questo modo, rimanete sempre con gli occhi fissi e non abbandonatelo. Potete inoltre provare prima, invece che fare esperimenti con gli ospiti seduti a tavola, con una fetta di pane ed un po' di formaggio sopra.

Con questa ricetta partecipo al contest:


giovedì 15 novembre 2012

Bocconcini salati e panini dolci, arancia e pistacchio

Grazie al contest di Grembiule e presine ho avuto la possibilità di riprendere in mano un libro in cui mi sono riconosciuta completamente, la prima volta, anni fa, per la storia d'amore, quest'estate per la cucina (un'altra storia d'amore!).



Cucinavo, cucinavo, cucinavo con l’energia di un forsennato. Usavo in cucina tutti i soldi che guadagnavo con lavori part-time. Se sbagliavo riprovavo finché il piatto non veniva bene. Cucinando mi capitava di perdere la pazienza, di innervosirmi, ma anche di sentirmi pervasa da una sensazione di beatitudine.
Grazie a questo fu una bella estate, a pensarci ora, un’estate in cui mangiammo spesso tutt’e tre insieme.
Mangiavamo maiale bollito, piatti freddi cinesi e insalata di cocomero guardando, dietro i vetri, il calore del giorno dissolversi per l’arrivo dell’azzurra brezza della sera. Cucinando per lei che accoglieva qualunque cosa facevo con grande entusiasmo e per lui che mangiava tutto voracemente e in silenzio.
Ci volle un bel po’ prima che riuscissi a cucinare come si deve omelette ripiene, piatti di verdure cotte dall’aspetto impeccabile, tempura. Ma non avrei mai immaginato quanto un difetto del mio carattere – sono un po’ approssimativa – sarebbe stato d’ostacolo all’esecuzione di piatti perfetti. Fui sorpresa nel constatarlo: cose che sembravano trascurabili, come non aver aspettato che la temperatura arrivasse al grado giusto, cucinare una pietanza prima che il vapore si fosse consumato del tutto e così via, si ripercuotevano sul risultato finale. Il colore e l’aspetto dei miei piatti andavano forse bene per una cena preparata da una casalinga, ma non corrispondevano a quelli delle fotografie a colori.
(Banana Yoshimoto, Kitchen, p. 56)




Un'estate importante, quella appena trascorsa; un'estate, la prima estate, fatta di cene con gli amici, serate a tema, serate a lume di candela... occasioni speciali, create per passare del tempo con persone speciali. Ma anche un'estate di esperimenti che non sempre riescono, o per lo meno non al primo colpo, un'estate di focacce mal riuscite, di crepes sbruciacchiate, panna che diventa burro, panini che non lievitano... Eccoli, sono questi, dopo aver provato e riprovato, con lievito fresco, secco, preimpasto ecc. Questa l'ultima versione. Ma credo continuerò a lavorarci su :)

Ingredienti:
300gr farina''0''
250gr Manitoba
il succo di una arancia più l'acqua necessaria per arrivare a 200ml
100ml latte intero

per i bocconcini salti:
100gr pistacchi tritati a coltello
10gr di lievito di birra
15gr di zucchero
15gr di sale
50gr di burro

per i panini dolci:
100gr di pistacchi tritati fini o granella
15gr di lievito di birra
25gr di zucchero
10gr di sale
3 cucchiaio d'olio evo
1 tuorlo e 1 cucchiaio di latte per spennellare

Preparazione:
sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido. Unire anche l'acqua ed il succo dell'arancia spremuta (in totale 200ml). Aggiungere i liquidi alle farine, con l'impastatrice in azione, in modo che si amalgamino tutti gli ingredienti. Quindi aggiungere anche il burro o l'olio, a seconda della ricetta che preferite seguire, il sale e, per ultimi, i pistacchi. Impastate anche a mano, energicamente, per almeno 10 o 15 minuti. Lasciate lievitare l'impasto: se lo ponete in forno, preriscaldato a meno di 50° e poi spento, basterà un'ora, altrimenti un'ora e mezza. Lavorate l'impasto con delicatezza per formare delle palline, tenendo presente che cresceranno ancora di volume (io i bocconcini, che sono meno lievitati, li ho fatti più piccoli). Lasciate riposare ancora una mezzora, quindi infornate a 180° per 15 o 20 minuti (i panini dolci, prima, vanno spennellati con un battuto di tuorlo e latte e la finitura di granella).


A me piace servirli, entrambi, nel cestino del pane, assieme a grissini e focaccia. Ma sono un'ottima merenda, con cioccolato, confetture o salumi; ancora più interessanti usati al contrario, cioè i bocconcini salati con qualcosa di dolce e i panini dolci con qualcosa di salato. :)

bocconcini salati

bocconcini salati

panini dolci

panini dolci


Con questa ricetta doppia partecipo al contest ''Book & Cook'':


e ''Il pistacchio di Bronte'':