sabato 22 marzo 2014

Cena a 4 mani all'Acquamatta

La primavera aiuta l'occhio a vedere tutto più bello, dopo i toni grigi dell'inverno e le piogge incessanti, ma qui non c'è inganno, è tutto reale: un mulino del 1827, completamente ristrutturato, immerso nel verde delle risaie lomelline (zona di protezione speciale) al centro delle più importanti garzaie della regione. La tradizione è stata mantenuta e, anzi, valorizzata e resa accessibile a tutti i clienti che vogliano trascorrere una pranzo rilassante lontano dalla città o una cena romantica, tra amici o parenti.

dal sito ristoranteacquamatta.it

dal sito ristoranteacquamatta.it
Gli spazi sono ampi, dalle vetrate si ammira la natura circostante, incorniciata dalla roggia che fornisce l'energia sufficiente ad illuminare e riscaldare il locale. Innovazione e tradizione, cura dei dettagli sia nel design della struttura che nei piatti, tradizionali (lomellini o nazionali) con qualche tocco di modernità. Un posticino abbastanza lontano dal traffico da infondere serenità e spensieratezza, ma facile da raggiungere, con spazi esterni attrezzati per le belle giornate, i bambini e gli animali; quando il sole tramonta, l'atmosfera si fa ancor più d'altri tempi, affascinante e romantica, perfetta per una cena a due.

dal sito ristoranteacquamatta.it
L'evento che ci ha permesso di gustare una cena preparata a 4 mani, dallo chef di casa Matteo Monfrinotti assieme alla giovane e stellata Sara Preceruti della Locanda del Notaio, è stata ben organizzata e davvero molto piacevole. Uno stile giovane, molto apprezzato da un pubblico altrettanto giovane, curioso di seguirne le evoluzioni.

dal sito ristoranteacquamatta.it
























Preso posto al tavolo, ampio e curato nell'apparecchiatura, si inizia con un ricco aperitivo: prosecco, spritz o analcolico accompagnato da un buffet coloratissimo, tra piramidi di bicchierini con creme di peperoni rossi, verdi e gialli, barchette di salmone affumicato e sfera di acqua di mozzarella, cannolo con spuma di zincarlin o macaron al gelato di vitello tonnato.



I tempi sono calcolati alla perfezione, lasciando spazio alle chiacchiere e alla degustazione, servendo subito una nuova bottiglia d'acqua appena questa fosse finita, aggiungendo un poco di prosecco nel caso si avessero ancora dei finger food nel piatto. Nulla viene lasciato al caso o perso di vista; ci si prende cura del cliente, senza oppressioni.
Si procede con un primo piatto, davvero stupefacente nella sua semplicità, il cilindro di semolino ripieno di cime di rapa su zuppetta di cozze e vongole. Forse la proposta più sorprendente.
A seguire, un risotto ben mantecato e al perfetto punto di cottura, con un pesto alla trapanese rivisitato, nota affumicata e crocchette di coda di vitello.
Entrambi accompagnati da un ottimo calice di Ortrugo, Cantina Valtidone 2011.





Il tempo di fare due passi all'esterno, affacciarsi al balconcino sulla roggia che affianca la sala principale, illuminata dalla luna piena, e viene servito il secondo. Carrè di maialino da latte con mela al caramello salato e insalatina di verze, accostato ad un Chianti Leonardo 2011.


Il pre dessert rinfresca i palati, con la sua granita al limone e le frolle mignon alle mandorle.
Il bonet, in versione gelato ricoperto di cioccolato fondente, su una fresca dadolata di frutta mista e un buon calice di Moscato Spumante Gravet, chiudono la serata, lasciando solo il tempo per un buon caffè e due chiacchiere prima di salire in macchina e ripercorrere la stradina illuminata che ci accompagna verso casa, con la promessa di tornare per una pranzo all'aperto non appena il tempo lo permetterà.







 Ristorante Acquamatta, Cascina Molino della Raina, 6. Semiana (PV)
www.ristoranteacquamatta.it

 Locanda del Notaio, via Piano delle Noci, 22. Pellio Intelvi (CO)
www.locandadelnotaio.it










venerdì 14 marzo 2014

Tagliatelle di kamut al peperoncino, ricotta stagionata e origano

Ci sono periodi più intensi di altri, in cui le notizie inaspettate cercano di travolgerci; quando però riesci a non farti abbattere nemmeno per un giorno e ti rimetti subito in piedi, allora sì che vedi davvero tutto colorato.
La primavera, i rami di albicocco carichi di fiori, le api ancora assonnate, una cucina luminosa e qualche sapore semplice. Un piatto di pasta per tutti.

Ingredienti:
200gr di farina di kamut
100gr di farina ''00''
3 uova
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
un cucchiaio di peperone dolce in polvere
olio evo (meglio se mediterraneo)
sale e pepe
ricotta stagionata da grattugiare
origano



Preparazione:
create una fontana con le farine, aggiungete le polveri di peperone dolce e peperoncino, quindi cominciate ad aggiungere le uova (due intere, della terza solo il tuorlo, aggiungendo albume quando e se fosse necessario). Impastate energicamente, lasciate riposare avvolta da pellicola, quindi stendete, piegate e tagliate per ricavare le vostre tagliatelle.
Lasciate leggermente riposare la pasta, cosparsa di farina.
Cuocete in acqua salata, scolate e condite con olio extra vergine crudo, una spolverata di ricotta stagionata e un pizzico di origano. Sale e pepe dal mulinello.