martedì 21 gennaio 2014

A cup of tea, Clipper time

Piove da giorni, le giornate sono stancanti e una tazza di tè può fare la differenza.
Il tè è una coccola, uno stile di vita, un motivo per incontrarsi, un'espressione culturale... fermo restando che nella tazza ci vuole qualcosa di qualità.

Domenica pomeriggio, mentre la pioggia continuava a cadere incessante, mi sono concessa un'ora di svago mentale: luce tenue, un paio di grosse candele color porpora, un maglione XXL di lana in cui sentirsi piccoli piccoli e Adele che canta in sottofondo.
Ho scelto una tazza di Clipper Tea lemon & ginger




Clipper è un'azienda giovane e creativa, ma con trent'anni di esperienza alle spalle e la ferma intenzione di mantenere alta la qualità, scegliendo con cura le materie prime e fornendo ai consumatori un prodotto biologico ricco di sapori naturali.
Ho arricchito la mia tazza di tè con una fettina di limone biologico e una di zenzero fresco, provatelo con un bicchierino di rum scuro e dei fichi essiccati con zest di limone e noci, oppure con zenzero candito ricoperto di cioccolato fondente.
Potete trovare i prodotti Clipper (e molto altro) nel negozio online tutto italiano La Finestra sul Cielo, dove acquistare è facilissimo e si possono trovare molti prodotti che spesso facciamo fatica reperire nei nostri supermercati sotto casa.


Se siete indecisi, provate anche il più classico Earl Grey, sempre biologico, abbinato ad un bicchiere di bourbon, accompagnato da piccoli biscotti di frolla montata alle mandorle o ancora con la più classica delle torte da tè, la Victoria sponge cake.
Io ho assaggiato anche il redbush o rooibos, il tè rosso africano, naturalmente privo di caffeina e con un livello tannico molto basso che lo rende delicato, dolce e facilmente bevibile in ogni momento della giornata. Io l'ho apprezzato nella sua semplicità, con l'aggiunta di roselline essiccate o frutti rossi.



Visitate il sito internet Clipper, lasciatevi tentare, perchè ne vale la pena...




martedì 14 gennaio 2014

Salame da cuocere in crosta di pane alla crusca

Il pranzo della domenica in famiglia chiama un secondo piatto da forno, preparato in anticipo e senza fretta, lasciato riposare fino al momento del taglio.
Il salame da cuocere (o da pentola) è una prodotto tipico della bassa Lombardia e dell'Emilia (ma ce ne sono di simili in tante altre zone), più magro del cotechino, consumato un po' in tutto il periodo invernale. La tradizione lo vuole cotto in acqua, utilizzando poi il brodo per preparare tortellini, pasta e fagioli ecc.. In genere viene accompagnato con sottaceti o polenta.

Ingredienti:
un salame da cuocere (800gr/1kg)
100gr di pasta madre vecchia
200gr di farine miste (''0'', di farro e manitoba)
sale e pepe
chiodi di garofano
crusca
un pizzico di zucchero
latte




Preparazione:
lavorate la pasta madre non rinfrescata con acqua tiepida e zucchero; quindi impastate con 100gr di farina bianca (metà ''0'' e metà manitoba).*
Lasciate lievitare in una ciotola coperta da pellicola e canovaccio in un ambiente caldo (come il forno spento). Trascorse tre ore, prendete il lievitino e impastatelo con la restante quantità di farina, energicamente. Aggiustate di sale e pepe e mettete ancora a lievitare finché non sarà raddoppiato.
Tirate la pasta a circa mezzo centimetro, spolveratevi al centro una manciata di crusca, pepe e chiodi di garofano pestati, adagiatevi il salame e chiudete; spennellate leggermente con il latte e terminate spolverando ancora un po' di crusca.
Cuocete in forno caldo a 180° per 45', quindi spegnete e lasciate riposare con l'anta del forno un po' aperta.
Servitelo non troppo caldo, affettato e accompagnato da un purè di patate e castagne.




*le proporzioni sono sempre le stesse: pasta madre e farina fresca in ugual dose, con il 70%-80% circa di acqua



martedì 7 gennaio 2014

Yeah, it's my birthday!

Come alla fine di un giro in giostra, ti prendi un po' di tempo per te, per guardarti attorno, vedere quanto ti stai costruendo e quanto ti stanno danno le persone vicine. Tirare le somme, porsi nuovi obiettivi, dar valore a gesti che passerebbero inosservati durante la frenesia della quotidianità, cercare gli occhi di chi ti sa guardare davvero.

...poi la giostra riparte, una nuova corsa, ancora più veloce.



Special thanks!
di Pavia per la meravigliosa torta che mi hanno aiutato a realizzare e per tutto ciò che mi insegnano ogni giorno. Non avrei potuto desiderare un posto migliore.





Delicata farcitura di crema chantilly all'arancia, leggera nota alcolica, golosa finitura di cioccolato fondente.





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